Siccome sono una persona che scrive e parla abbastanza di
getto, dividerò questo aggiornamento in topics
per fare un discorso più coerente e per non saltare da una cosa ad un’altra
come mio solito.
1.
La mia associazione
Come tutti (che poi, tutti chi?) sapete, per fare l’anno
all’estero ci si può rivolgere a molteplici associazioni, tra le più conosciute
figurano WEP, EF, STS, Interstudio-viaggi e Intercultura.
Ho subito scartato l’opzione Intercultura perché non mi
piace molto, sarei potuta finire in ogni parte del mondo e io ero decisa sulla
Gran Bretagna .
Mi sono rivolta, quindi, all’associazione YouAbroad. Sono
bravissimi, un servizio davvero impeccabile. Ho fatto il colloquio, l’esame di
inglese e ho parlato con la psicologa e dopo qualche giorno mi avevano inviato
la mail in cui mi dicevano che ero stata accettata.
Tuttavia, nel frattempo, mi ero rivolta a un’altra
associazione che poi è stata quella che ho scelto per quest’avventura.
La mia parrucchiera (LOL) mi aveva consigliato di andare in
un ufficio del mio paese dell’associazione linguistica Royal. Con il loro
aiuto, abbiamo visto molte associazioni e destinazioni per l’anno all’estero e
mi hanno messo in contatto con un’agenzia di Roma che si chiama New Lands.
Ora, io vivo fuori Monza, che è una città che si trova fuori
Milano, come facevo a fare tutti i colloqui necessari se gli uffici si
trovavano a Roma?
La mia referente della Royal, Alessandra, si è dimostrata
disponibilissima, ho effettuato i colloqui nella loro sede in collegamento con
Roma, mi hanno preso e ho deciso di proseguire con loro.
Mi sono sempre trovata benissimo e domani avrò l’ultimo
incontro pre-partenza, dove mi ripeteranno le regole e mi daranno delle
informazioni in più.
2.
Scuola e host-family
Nel post precedente avevo scritto della mia host-family e
della mia scuola ma non avevo messo nessuna foto.
Quindi ora metto qui le foto prese del fedele Google Maps
della mia scuola (dall’alto) e della via in cui abiterò (non ho ancora capito
qual è casa mia, HAHAHAH)
3.
Il MIO inglese
Spero di non dilungarmi troppo, ma sono una persona molto
prolissa ed è probabile che tutto diventi troppo lungo, perdonatemi.
Personalmente, amo parlare di quest’argomento e delle mie
esperienze, tuttavia è un punto di vista personale, perciò quello che sto per
scrivere è andato bene per me ma non potrebbe andare bene per qualcun altro
(anche se la maggior parte delle persone segue il mio stesso metodo).
È risaputo che, in Italia, l’insegnamento della lingua
inglese lascia molto a desiderare. Non è che l’inglese non lo studiamo,
iniziamo sin dalle elementari (o dall’asilo?) ma il nostro livello d’inglese
rispetto a quello di molti altri paesi europei è notevolmente più basso.
Con ciò intendo dire che magari si, molte persone a scuola
in inglese hanno 8, si è vero, ma nel momento in cui si trovano con un foglio
bianco da scrivere o si trovano a parlare faccia a faccia con qualcuno, non ne
sono in grado.
Io, l’inglese non l’ho imparato a scuola.
O meglio, si, a scuola mi hanno insegnato che il present
simple si usa per una cosa e che il present continuous per un’altra ma, alla
fine la lingua inglese, così come ogni altra lingua, non si può imparare così.
Tutto ciò che so d’inglese è grazie ai libri, alla musica e
ai film.
Guardare un film in inglese, appassionarsi così tanto a un
cantante da imparare le sue canzoni e cercare le traduzioni o leggere un libro
in lingua, è l’unico modo per imparare l’inglese vero, quello parlato realmente
e non quello che c’è sul libro di scuola che non corrisponde alla realtà.
4.
I miei consigli pre-partenza (poi concludo,
giuro)
Prima di partire, sto leggendo tutti i blog possibili dei
ragazzi che hanno scelto il mio stesso paese per la partenza e li ho contattati
se avevo delle domande.
Ho guardato su instagram mettendo come tag il nome della mia
scuola le foto di coloro che la frequentano e, soprattutto, ho cercato altri
ragazzi che, come me, hanno deciso di partire per la Gran Bretagna.
Ho cercato su facebook, e ho trovato un gruppo di ragazze
con cui ora abbiamo un gruppo su whatsapp e ho cercato anche su Twitter.
È impossibile prepararsi ad un’esperienza del genere ma
prendere qualche precauzione e conoscere gente che ha provato/prova le tue
stesse esperienza, perché no?
Love,
Laura
Nessun commento:
Posta un commento