giovedì 31 luglio 2014

Momenti di panico pre-partenza -36

Ehy there!
Come da titolo, sono in una fase di panico assurda.
Non sono preoccupata della partenza e no, non mi sto facendo mille paranoie.
Il panico deriva solo da un fattore: non riesco a contattare la mia host-family!
Mi spiego: la mia associazione non fornisce una mail per contattare la famiglia, ti da l’indirizzo e il numero di telefono e puoi scegliere o di chiamare –imbarazzante- o mandare una lettera.
Quindi, tre settimane or sono, ho scritto la lettera, sono andata in posta e l’ho spedita tramite raccomandata.
Il problema è che io e le poste, non siamo compatibili.
Quando dovevo inviare il dossier a Roma, sono andata in posta e la raccomandata era tornata indietro perché avevano confuso mittente e destinatario. L’ho rispedita e il postino non ha trovato l’indirizzo. Insomma, alla fine anziché metterci tre giorni, ci ha impiegato quasi un mese.
Questa volta, sono andata in posta pensando positivo. Ho fatto una raccomandata perché pensavo che riuscissi a controllare se era stata consegnata tramite il sito. Dieci giorni dopo (la raccomandata ci dovrebbe impiegare solo 5-6 giorni), sul sito c’era scritto solo che la raccomandata era arrivata in Gran Bretagna e non che era stata consegnata.
Decido allora di chiamare il centralino che, casualmente, non funziona e nessuno è in grado di aiutarmi. Chiamo l’ufficio postale e mi dicono che dal sito non si può vedere se la lettera è stata consegnata o no perché la tracciabilità arriva solo fino alla dogana (mi sembra una presa in giro).
Ora, come faccio a sapere che la raccomandata non è arrivata? Perché nella lettera avevo lasciato la mia mail e la mia host-family non mi ha contattato.

Ieri, quindi, ho cercato su facebook i genitori, pensando di scrivere da li e di cercare anche la ragazza che sarà ospitata con me. È risultato che (ehi! Non sono una stalker, precisiamo) entrambi hanno una ragazza che si chiama come lei tra gli amici ma non sapendo il cognome non posso sapere se è lei oppure no.
Ho deciso allora di scrivere, sempre tramite facebook, ad Ann (la host-mum) ma indovinate?
Non mi ha risposto.

  
Insomma che parto tra 36 giorni e nessuno mi risponde!

AIUTATEMI. DEVO PARLARE CON QUALCUNO DELLA FAMIGLIA!


Laura



PPS: My faaaave song ATM

giovedì 10 luglio 2014

Un augurio a me stessa


E’ questo che mi auguro accada.
Mi auguro di non sentirmi a casa al mio ritorno, mi auguro di tornare a casa cambiata talmente tanto da essere me stessa.
Mi auguro di superare tutti i problemi che incontrerò durante questi dieci mesi, perché saranno solo un allenamento per il futuro, che sicuramente non sarà in discesa.
Mi auguro di imparare le cose cha davvero importano e di lasciare andare le altre.
Mi auguro di essere me e mi auguro di rendere fiere di me le persone che mi hanno visto crescere.

Mi auguro di tornare e vivere come voglio io e non come la gente che abita il mio paese vuole che io viva.


lunedì 7 luglio 2014

Update: Bla bla bla

Siccome sono una persona che scrive e parla abbastanza di getto, dividerò questo aggiornamento in topics per fare un discorso più coerente e per non saltare da una cosa ad un’altra come mio solito.

1.     La mia associazione
Come tutti (che poi, tutti chi?) sapete, per fare l’anno all’estero ci si può rivolgere a molteplici associazioni, tra le più conosciute figurano WEP, EF, STS, Interstudio-viaggi e Intercultura.
Ho subito scartato l’opzione Intercultura perché non mi piace molto, sarei potuta finire in ogni parte del mondo e io ero decisa sulla Gran Bretagna .
Mi sono rivolta, quindi, all’associazione YouAbroad. Sono bravissimi, un servizio davvero impeccabile. Ho fatto il colloquio, l’esame di inglese e ho parlato con la psicologa e dopo qualche giorno mi avevano inviato la mail in cui mi dicevano che ero stata accettata.
Tuttavia, nel frattempo, mi ero rivolta a un’altra associazione che poi è stata quella che ho scelto per quest’avventura.
La mia parrucchiera (LOL) mi aveva consigliato di andare in un ufficio del mio paese dell’associazione linguistica Royal. Con il loro aiuto, abbiamo visto molte associazioni e destinazioni per l’anno all’estero e mi hanno messo in contatto con un’agenzia di Roma che si chiama New Lands.
Ora, io vivo fuori Monza, che è una città che si trova fuori Milano, come facevo a fare tutti i colloqui necessari se gli uffici si trovavano a Roma?
La mia referente della Royal, Alessandra, si è dimostrata disponibilissima, ho effettuato i colloqui nella loro sede in collegamento con Roma, mi hanno preso e ho deciso di proseguire con loro.
Mi sono sempre trovata benissimo e domani avrò l’ultimo incontro pre-partenza, dove mi ripeteranno le regole e mi daranno delle informazioni in più.


2.     Scuola e host-family
Nel post precedente avevo scritto della mia host-family e della mia scuola ma non avevo messo nessuna foto.
Quindi ora metto qui le foto prese del fedele Google Maps della mia scuola (dall’alto) e della via in cui abiterò (non ho ancora capito qual è casa mia, HAHAHAH)




3.     Il MIO inglese
Spero di non dilungarmi troppo, ma sono una persona molto prolissa ed è probabile che tutto diventi troppo lungo, perdonatemi.
Personalmente, amo parlare di quest’argomento e delle mie esperienze, tuttavia è un punto di vista personale, perciò quello che sto per scrivere è andato bene per me ma non potrebbe andare bene per qualcun altro (anche se la maggior parte delle persone segue il mio stesso metodo).
È risaputo che, in Italia, l’insegnamento della lingua inglese lascia molto a desiderare. Non è che l’inglese non lo studiamo, iniziamo sin dalle elementari (o dall’asilo?) ma il nostro livello d’inglese rispetto a quello di molti altri paesi europei è notevolmente più basso.
Con ciò intendo dire che magari si, molte persone a scuola in inglese hanno 8, si è vero, ma nel momento in cui si trovano con un foglio bianco da scrivere o si trovano a parlare faccia a faccia con qualcuno, non ne sono in grado.
Io, l’inglese non l’ho imparato a scuola.
O meglio, si, a scuola mi hanno insegnato che il present simple si usa per una cosa e che il present continuous per un’altra ma, alla fine la lingua inglese, così come ogni altra lingua, non si può imparare così.
Tutto ciò che so d’inglese è grazie ai libri, alla musica e ai film.
Guardare un film in inglese, appassionarsi così tanto a un cantante da imparare le sue canzoni e cercare le traduzioni o leggere un libro in lingua, è l’unico modo per imparare l’inglese vero, quello parlato realmente e non quello che c’è sul libro di scuola che non corrisponde alla realtà.
Ho imparato tantissimo l’inglese per colpa di Demi Lovato, One Direction, Ed Sheeran e company


4.     I miei consigli pre-partenza (poi concludo, giuro)
Prima di partire, sto leggendo tutti i blog possibili dei ragazzi che hanno scelto il mio stesso paese per la partenza e li ho contattati se avevo delle domande.
Ho guardato su instagram mettendo come tag il nome della mia scuola le foto di coloro che la frequentano e, soprattutto, ho cercato altri ragazzi che, come me, hanno deciso di partire per la Gran Bretagna.
Ho cercato su facebook, e ho trovato un gruppo di ragazze con cui ora abbiamo un gruppo su whatsapp e ho cercato anche su Twitter.
È impossibile prepararsi ad un’esperienza del genere ma prendere qualche precauzione e conoscere gente che ha provato/prova le tue stesse esperienza, perché no?


Love,

Laura

giovedì 3 luglio 2014

Late night update: Host-Family


Giusto pochi minuti dopo che ho pubblicato il primo post su questo blog, è arrivata la mail che mi ha cambiato la giornata.
Dopo mesi e mesi di attesa, (avevo inviato l’application form a gennaio) mi è arrivata la tanto attesa host-family.
E io, povera ragazza, sono qua a mezzanotte a scrivere su un blog sconosciuto a tutti se non a me al riguardo perchè non riesco a dormire dall'emozione. Good
Ready? Because I’m not

Mr. And Mrs Taylor vivono in una cittadina poco fuori Birmingham chiamata Walsall, dove frequenterò la Shire Oak Academy.
La mia famiglia sarà composta da, appunto, i miei genitori, Ann e Ian, un fratello, Alex, e un’altra exchange student, Nina, che è del 96 (io sono del 97) e viene dalla Slovacchia.

Ho iniziato a dare un’occhiata al sito della scuola a prima impressione mi sembra una scuola molto seria ed enorme, altro che le scuole italiane! (Per intenderci, ci sono anche campi da tennis, WTF). Non vedo l’ora di iniziare a frequentarla. 

Academy Tour HERE (Link con la mappa della scuola + foto, che cosa stupenda)


Ho così tante cose in mente in questo momento, tra la famiglia, il dress code della scuola (non ho niente che vada bene, panico) e tutte le informazioni che mi hanno dato i miei genitori.
Ah, la mia famiglia ha un cagnolino! Un Husky siberiano di 4 anni, già mi piace.

Da buona italiana, amo il cibo. Nell’interview alla mia host-family hanno chiesto di elencare i loro cibi preferiti; magari sono anche buoni, ma mi è venuto un attimo di panico a leggerli HAHAHAH

Nella mail che ho ricevuto non è compresa una foto dell’host family ne tanto meno della casa quindi, giustamente, sono andata su Facebook e Google Maps.
I miei genitori sono i tipici signori inglesi, esattamente come me li ero immaginati e la mia casetta è tipica delle città inglesi(si, è tutto tipico per me).

Domani andrò dalla mia referente per prenotare un colloquio Skype con la mia associazione che ha la sede a Roma (io sono di Milano) e per festeggiare il lieto avvenimento e, finalmente, scriverò alla mia host-family, non so nemmeno come iniziare. Sicuramente farò il pieno di figuracce ma questa famiglia ha ospitato per 14 anni studenti stranieri, quindi penso che ci siano abituati! (almeno spero hahahahah)

Ah, parto il 6 settembre.
UK, I’m coming
-64 


Ps. mi sa che il tutto è un po' confusionario, ma sono agitatissima, capitemi
Pps. Buon compleanno Papà
Love, 
Laura